Negli ultimi giorni su molti blog e siti web è comparsa la notizia che nella giornata di martedì si era trovato un accordo tra Apple e Tim per l’uscita di iPhone in Italia e che era la notizia era stata confermata dallo stesso amministratore delegato di TIM. In questo post il sottoscritto esprimeva tutti suoi dubbi in quanto non vi era nessuna traccia di interviste, comunicati stampa od altro rilasciati da TIM e che altre volte erano state diffuse simili notizie poi rivelatesi infondate.
Nella serata di oggi è uno dei più autorevoli quotidiani italiani, il Corriere della Sera, a portare (speriamo) un po’ di chiarezza sulla faccenda. Esso afferma si che le trattative tra TIM ed Apple sono in fase avanzata ma che probabilmente l’iPhone non arriverà in Italia prima della fine di aprile in quanto la trattativa è ancora distante dall’essere conclusa. Il contrasto tra le due società è legato al cosiddetto revenue sharing, ovvero la pretesa di Apple di avere una percentuale del guadagno che TIM avrà dal traffico telefonico realizzato con iPhone. Tale politica è normale per Apple ma meno normale per gli operatori telefonici, pensate un po’, è come se il vostro operatore telefonico dovesse dare una percentuale delle vostre ricariche all’azienda che ha prodotto il vostro cellulare. E come scrive il Corriere della Sera, se Nokia fra qualche mese pensasse di fare la stesa cosa con l’N96? Di certo si innescherebbe una spirale con svantaggi solo per i consumatori… ancora qualche giorno di pazienza, e forse finalmente sapremo quando iPhone uscirà in Italia.