La ARM, una delle più diffuse architetture a 32 bit del mondo, sta studiando le CPU degli smartphone di nuova generazione. Nello specifico, ARM sta analizzando la CPU dell’iPhone, che attualmente è fatta usando un processo produttivo a 65 nm. L’attuale CPU verrà inoltre ridotta fino ad arrivare a 45 nm. In questa maniera sarà possibile allocare, all’interno dello stesso spazio, anche un secondo core, senza ovviamente influire in alcun modo sulle prestazioni energetiche dello smartphone di Cupertino.
La nuova CPU dual core, nota anche come ARM A9, dovrebbe essere solo l’inizio di una serie di telefoni cellulari ancora più evoluti. Si pensa anche che la nuova ARM A9 possa avere fino a 4 core, anche se per lo stato attuale della tecnologia non sembra una cosa realizzabile.
La Texas Instruments fa sapere che il suo prossimo processore OMAP 4 integrerà una tecnologia ARM A9. L’obiettivo è quello di implementarlo all’interno del prossimo smartphone Palm Pre, la cui prima versione è recentemente uscita negli Stati Uniti.
Ma cosa permetterà di fare questa nuova architettura? Ad esempio, potrebbe rendere possibile l’uso di immagini a 20 megapixel, avere il supporto per schermi anche ampi e il playback dei filmati a risoluzione full hd.
Qual’è la vostra opinione sulle future CPU che equipageranno l’iPhone?