Tra i difetti, o meglio le mancanze dell‘iPhone 3G c’è senz’altro la mancanza di un navigatore GPS con istruzioni vocali (che detto per inciso è l’unica cosa di cui sento la mancanza rispetto al mio “vecchio” HTC P3300, durata della batteria a parte). Per chi non ce l’ha vi posso assicurare che il navigatore satellitare integrato nel cellulare è molto utile, soprattutto se lavorata in una città che non è la vostra (in particolar modo se questa è Roma).
L’iPhone supera questo limite integrando Google Maps, ma muoversi in città utilizzando il Tom Tom è ben diverso dall’utilizzare Google Maps naturalemente. Appena uscito l’iPhone 3G sembrava che la versione del TomTom per il nostro amato dispositivo fosse questione di poche settimane, poi la faccenda è stata notevolmente ridimensionata.
Da un articolo su msnbc si legge che lo sviluppo di TomTom va avanti e che anche altre due società quali Garmin e Magellan potrebbero essere interessate all’iPhone ma rimangono alla finestra in attesa di una mossa di Apple. Secondo un analista però la prima soluzione di navigazione assisitita su iPhone dovrebbe essere disponibile entro la fine dell’anno.
Ricordo per chi non lo sapesse che uno degli scogli da superare è che esiste una clausula dell’SDK che proibisce lo sviluppo di applicazioni per la navigazione assistita su iPhone 3G. L’interpretazione di tale clausula però è ambigua, per alcuni proibisce il completo sviluppo di questo tipo di applicazioni, per altri invece serve solo ad evitare una possibile causa verso Apple se chi utilizza un’applicazione di questo tipo dovesse incorrere in un incidente stradale.
La cosa importante comunque è che la fattibilità tecnica non è un problema. Hardware e software sono in grado di supportare software di navigazione, senza contare che l’ampio display sembra veramente fatto apposta.
Post ispirato da un articolo di Macity.