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Hard Disk rotto? Quasi sempre i dati sono recuperabili!

18 Novembre 2016 by introw Lascia un commento

Che siano foto delle vacanze, importanti documenti della nostra vita lavorativa, o raccolte di contenuti multimediali, ad oggi affidiamo la custodia dei nostri preziosi file ad Hard Disk ogni anno più capienti e veloci. Ma i nostri dati sono davvero al sicuro?

Sfortunatamente si tratta ancora oggi di dispositivi soggetti a danni meccanici, o elettronici, che possono rendere necessario dover ricorrere ad un recupero dati d’emergenza. Tra i casi più comuni vanno segnalati: la formattazione accidentale, il danno meccanico dovuto ad una caduta accidentale, lo sbalzo di corrente, problemi di natura logica, corto circuiti e così via.

Qualsiasi sia il motivo per cui l’HDD non permette più l’accesso ai preziosi dati in esso contenuti, è necessario rivolgersi ad un centro specializzato che disponga delle competenze e delle attrezzature tecnologiche necessarie per recuperare i dati in maniera rapida ed efficace. Procedere con tecniche fai da te potrebbe infatti rendere il tutto irrimediabilmente irrecuperabile.

Cosa succede in un centro per il recupero dati da hard disk?

Ogni Hard Disk è come un paziente, ciascuno ha esigenze e problemi specifici, pertanto i processi di recupero variano a seconda dei casi. In linea di massima ad effettuarli è un laboratorio di recupero dati munito di apposite strumentazioni.

A seconda della marca e del modello del disco fisso in questione, si deve agire in maniera differente. Un supporto progettato e realizzato nel 2015 ha, come facilmente immaginabile, ha caratteristiche differenti rispetto ad un supporto realizzato nel 1998. Tutto sta alla professionalità del centro a cui ci si rivolge, che dovrà individuare la strategia di recupero più efficace da applicare.

hard disk

La notizia positiva è che le possibilità di recupero sono sempre piuttosto alte. Che si abbia a che fare con un disco sabotato, un hard disk che abbia subito un danno elettrico, con un disco andato a fuoco, con un hard disk bagnato, o ancora con un disco dalle superfici magnetiche compromesse, il recupero dati può avvenire intervenendo su qualsiasi genere di file system.

Perché rivolgersi ad un centro specializzato?

Perché l’invito è di rivolgersi sempre ad un centro di recupero dati specializzato come RecuperoDatiRM.it? La risposta è semplice, per non rischiare di danneggiare irrimediabilmente i dischi è necessario lavorare nelle cosiddette camere bianche, locali sterilizzati privi di particelle in sospensione che possano arrecare danno alle delicate componenti di un Hard Disk. Al loro interno vengono diagnosticati e “curati” in un ambiente che risulta addirittura più asettico di quello di una camera operatoria di un ospedale.

I clienti possono inoltre chiedere un preventivo, senza impegno e gratuito, così da conoscere prezzi e tariffe necessari per la riparazione.

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L’iPhone ha anche l’olfatto: il naso della Nasa

19 Gennaio 2010 by Alessio Lascia un commento

Anche la NASA propone al grande pubblico Apple un nuovo accessorio per l’amatissimo iPhone: ecco dunque arrivare il naso della NASA, un piccolo dispositivo che si inserisce direttamente nella presa d’alimentazione del telefonino, in grado di rilevare gas o altri elementi chimici nocivi per la salute, sospesi nell’aria o nelle vicinanze di oggetti sospetti.

Questo simpatico quanto innovativo accessorio, potrebbe essere un ottimo aiuto in campo naturalistico ma anche preventivo, in quanto garantirebbe di verificare, con buona attendibilità, la salubrità dell’ambiente circostante. Il perfetto apparecchio per chi lavora nell’ambito dei gas o altre situazioni a rischio (terremoti, crolli, fughe di gas, incendi ed altre calamità), sempre aggiornato perché in diretto contatto con un database che gestisce e raccoglie tutte le informazioni, in tempo reale.

Lo sviluppatore del chip è Jing Li, un celebre ricercatore che ha seguito tutto il progetto Cell All, che ha ideato il chip costituito da ulteriori 16 micro sensori. Il nostro iPhone dunque raggiunge il quinto senso, dopo il già presente rilevatore di liquidi, l’accelerometro, il sensore di prossimità e quello di luce.

Certi dunque che le capacità dell’iPhone siano davvero infinite, ringraziamo la NASA per quest’ultima novità, con la consapevolezza di poter trovare applicazioni altrettanto utili e stravaganti nel comodo App Store.

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Display Capacitivo VS Display Resistivo

14 Agosto 2009 by introw Lascia un commento

Da qualche anno il touchscreen sui cellulari è entrato a far parte della nosta vita quotidiana, ma è con l’avvento di iPhone che il mercato ha subito una vera e propria spinta verso questa direzione. Nei cellulari di ultima generazione che si parli di iPhone, di smartphone dotati del sistema operativo Android e dei più recendi Nokia con Symbian quali l’N97 o di quelli equipaggiati con Windows Mobile oramai il trend del settore è segnato. Un po’ per una fatto di moda, la facilità di utilizzo delle nuove interfacce, la possibilità di comandare i cellulari con semplici gesti delle dita, la possibilità di eliminare le tastieri fisiche riducendo costi ed ingombri fanno si che i produttori si stiano orientando sempre di più verso device touchscreen. Forse non tutti sanno però che esistono due diverse tipologie di display touchscreen , i display capacitivi ed i display resistivi, ognuna con vantaggi e svantaggi. Meglio il pennino o il tocco con le dita? Vediamo di approfondire la questione nel dettaglio. I display dei cellulari sono caratterizzati da alcune specifiche che consentono di stabilirne la qualità:

  • La risoluzione in pixel
  • La dimensione della diagonale espressa in pollici
  • Il numero di colori
  • Tipologica: LCD o Amoled
  • Touchscreen: Capacitivo o Resistivo

Touchscreen Resistivo
I display basati sul touchscreen resistivo di fondano su una tecnologia consolidata in commercio oramai da diversi anni. Questa tecnologia si basa sulla pressione del display che genera un contatto tra due stati conduttori, la posizione di dove è avvenuta questa pressione viene registrata da un controller che invia le informazioni al sistema operativo dello smartphone. Di norma tutti i dispositivi dotati di Windows Mobile, il Nokia 5800 e l’N97 adottano questa tecnologia. Questi tipo di display può essere utilizzato oltre che con le dita anche con il classico pennino in quanto come già detto si basa sulla pressione della superficie del display.

Touchscreen Capacitivo
Il funzionamento base di questa tipologia di display si basa su di un flusso costante di elettroni che attraversa il display, motivo per il quale i display degli smartphone che utilizzano questa tecnologia possono avere la superficie in vetro, come quella dell’iPhone. Quando un dito sfiora il display il flusso di elettroni varia, la distorsione viene rilevata da un controller che calcola le coordinate dell’avvenuto sfioramento. Questa tecnologia quindi si basa sulla conduttividà del corpo umano, motivo per il quale non è possibile utilizzare pennini in plastica con il display. Questo dipo di display è utilizzato come già detto dall’iPhone e dai seguenti cellulari Android: HTC Magic, HTC Dream, Samsung Galaxy.

Vantaggi e svantaggi
Come sempre le due diverse tecnologia hanno dei vantaggi e degli svantaggi. I display di tipo resistivo consentono possono essere utilizzati con il pennino (oltre che cone le dita) e quindi consentono una maggiore precisione, hanno dei costi decisamente inferiori. I display capacitivi invece consentono l’utilizzo del multitouch (chi ha un iPhone sa bene cosa vuol dire) in maniera nativa, possono essere dotati di un rivestimento in vetro sicuramete più bello e resistente anche se vi rimangono sopra le impronte digitali. Per la precisione c’è da dire che anche i display resistivi potrebbero gestire il multitouch ma ne Windows Mobile ne Symbian al momento lo supportano.

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iPhone con CPU Dual Core

17 Giugno 2009 by Gijno Lascia un commento

La ARM, una delle più diffuse architetture a 32 bit del mondo, sta studiando le CPU degli smartphone di nuova generazione. Nello specifico, ARM sta analizzando la CPU dell’iPhone, che attualmente è fatta usando un processo produttivo a 65 nm. L’attuale CPU verrà inoltre ridotta fino ad arrivare a 45 nm. In questa maniera sarà possibile allocare, all’interno dello stesso spazio, anche un secondo core, senza ovviamente influire in alcun modo sulle prestazioni energetiche dello smartphone di Cupertino.
La nuova CPU dual core, nota anche come ARM A9, dovrebbe essere solo l’inizio di una serie di telefoni cellulari ancora più evoluti. Si pensa anche che la nuova ARM A9 possa avere fino a 4 core, anche se per lo stato attuale della tecnologia non sembra una cosa realizzabile.

La Texas Instruments fa sapere che il suo prossimo processore OMAP 4 integrerà una tecnologia ARM A9. L’obiettivo è quello di implementarlo all’interno del prossimo smartphone Palm Pre, la cui prima versione è recentemente uscita negli Stati Uniti.

Ma cosa permetterà di fare questa nuova architettura? Ad esempio, potrebbe rendere possibile l’uso di immagini a 20 megapixel, avere il supporto per schermi anche ampi  e il playback dei filmati a risoluzione full hd.
Qual’è la vostra opinione sulle future CPU che equipageranno l’iPhone?

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iPhone 3Gs, ecco il suo cuore

14 Giugno 2009 by Gijno Lascia un commento

Partiamo per un bellissimo ed emozionante viaggio alla scoperta del cuore più segreto del nuovo iPhone, il 3Gs. Il nuovo smartphone della Apple raddoppia la sua velocità di esecuzione delle operazioni, grazie ad un nuovissimo processore Arm.

Sempre dal lato hardware, il nuovo iPhone ha il System-on-chip Samsung S5PC100, che si basa sul processore Arm Cortex-A8 a 65 nm, la cui velocità è di 600 MHz. La RAM del nuovo melafonino, inoltre, è di 256 MB. Dal punto di vista grafico, i miglioramenti che ci aspettano sono davvero tanti. Per prima cosa si parte con la Gpu PowerVR GSX, che ha anche il supporto per le librerie OpenGL ES 2.0 . Questa particolarità spingerà il nuovo iPhone a poter fare concorrenza al mondo delle console portatili.

Inoltre iPhone 3Gs ha il supporto per la tecnologia Hsdpa a 7,2 Mbit/s , oltre che una maggiore durata della batteria, che era considerata uno dei problemi più grandi della versione precedente del melafonino.

La fotocamera è stata rivista, ora è da 3 megapixel con autofocus, macrofocus e gode della funzione “Tap to focus”, che consente di scegliere l’area di nostro interesse solamente toccando lo schermo, per una migliore messa a fuoco.

Relativamente al lato software, è da segnalare il nuovissimo firmware 3.0, che però sarà utilizzabile anche dalle versioni precedenti dell’iPhone. Qual’è la vostra opinione sulle nuove caratteristiche dell’iPhone 3Gs?

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iPhone 3G S: i dettagli su CPU e RAM

10 Giugno 2009 by introw Lascia un commento

Il nuovo iPhone 3G S come sapete sarà notevolmente più veloce del modello precedente, questo soprattutto grazie al nuovo hardware di cui è dotato, nuova CPU, nuovo processore grafico (GPU) e maggiore RAM. Il nuovo processeore dovrebbe avere una frequenza di clock tra i 600 ed i 667 Mhz e la memoria RAM installata dovrebbe essere di 256 MB, il doppio di quella del modello 3G.

Al momento non si conosce il modello preciso di CPU installata ma le fonti più attendibili affermano che dovrebbe essere un derivato del Samsung S5PC100 un processore Cortex A8 con 32KB/32KB di L1 cache e 256KB di cache L2.

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iPhone 3Gs con nuovo processore grafico PowerVR SGX

10 Giugno 2009 by Gijno Lascia un commento

Sembra che tra le novità principali a livello hardware incluse nel nuovo iPhone 3GS, che uscirà tra pochi giorni, ci sia anche la presenza di un nuovo processore grafico, nettamente più efficiente e performante rispetto a quello precedentemente utilizzato. Talmente performante che si pensa che il nuovo iPhone potrebbe fare concorrenza addirittura alle console portatili, come il Nintendo DS o la PSP, nel settore dei giochi.

Il nuovo iPhone 3G S monta dunque la nuova GPU PowerVR SGX, che permetterà di avere delle animazioni 3D molto più efficienti. Il nuovo processore, inoltre, supporta totalmente Open GL ES 2.0, che permette di abbandonare i vecchi render fissi e di usare dei nuovi effetti e delle nuove programmazioni per i giochi di ombre e di luci.

Sostanzialmente, questa novità consente agli sviluppatori di creare degli effetti speciali personalizzati, mentre prima gli effetti speciali erano standard e specificati da una API.

Rimanendo nell’ambito dei giochi, il nuovo Open GL ES 2.0 apre le porte a due possibili opzioni, una nella quale si pensa che verranno realizzati dei giochi appositamente per il nuovo iPhone 3G S, l’altra che i giochi verranno prodotti sia per il nuovo iPhone che per il precedente, sebbene su quest’ultimo la resa grafica sarà nettamente minore.

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